Oggi parliamo del Lam Yai , un frutto che beccavo in giro ma siccome era brutto non ho mai provato a comprarlo.
Lam Yai , alcuni la chiamano Longan , è una specie di bacca. Esteticamente e in giro si presente come un mucchio di palline sopra dei rametti , di colore marrone sporco.
La dimensione è di poco piu’ grande degli acini d’uva.

Si trova nei negozi e nei mercati del fresco. Il prezzo a Bangkok si aggira sui 35-40 bath al kilo , in giro si trova anche a meno ma non è comunque un frutto super economico.
Tendenzialmente è un frutto che dura una settimana e lo si tiene in casa fuori dal frigo , per cui salvo imprevisti quando lo trovate in vendita è perchè è maturo, altri modi per capire se va bene , tipo trucco della nonna , non ce ne sono.
La buccia , che è voncia , non serve lavarla perchè non va mangiata , ci si arma di pazienza e con le manine si prende un Lam Yai alla volta , partendo dal gambetto e facendo una leggera pressione si comincia a levare la buccia , che anche se sottile è abbastanza rigida (non è un frutto delicato che si spiatta ).

Il frutto è molto dolce , pure troppo e ha un sapore che è difficile da spiegare. A me non appassiona ma è considerato uno dei migliori frutti del sud est. Ampiamente usato per dolci e in alcune zuppe per addolcirle.
Se ne mangi troppo (provato ed è vero) ti brucia un po’ la gola, perchè non si sa. Comunque non succede nulla (chissà fra un anno …).

Il seme del Longan (Lam Yai) che c’è all’interno non si mangia e non ce ne si fa nulla, peccato è cosi’ bello che è un peccato scagliarlo nel bidone , sembra quasi una gemma , quante ne sa madre natura.